mercoledì 16 maggio 2018

GOVERNO, MEDIA... Oh, che paura!!!

Due parole al volo su questa storia del Governo. Le stanno dicendo tutti, posso esimermi dalla cronaca? A volte sì, a volte no...

Ora, io non lo so cosa stiano combinando quei quattordici signori in quella stanza. Parlano, scrivono, discutono, cancellano, correggono, riscrivono, fanno pausa e parlano, i capi si appartano, i vice si appartano, telefonano, mandano messaggi via social... Con franchezza, non ci trovo nulla di strano. 
Qualcuno dice: "Non si è mai vista una cosa del genere, non è mai accaduto, non si è mai fatto...".
E allora? Se l'uomo fosse rimasto solo alle cose già fatte starebbe ancora a prima dell'invenzione della ruota, mi pare ovvio.
Come sarà "il nuovo"? Chiaramente non lo sappiamo, e sono certo che nemmeno l'inventore della ruota sapeva bene a cosa sarebbe servita prima di inventarla e se sarebbe stata effettivamente utile o no, una cosa buona o cattiva. 

Si denota una differenza con il passato (oltre alla novità del meccanismo): per la prima volta dopo venti anni, chi sta cercando di elaborare "il contratto - alleanza", ha una visione del Paese, ha un progetto chiaro, ha preciso il senso della direzione che vuole prendere.
Tra le due posizioni ovvio che si cerchino mediazioni, ma chi è a quel tavolo ha un progetto, a differenza di chi ha vissuto o senza nemmeno sapere come era fatto un timone, o semplicemente eseguendo "i compiti" da altri assegnati. 

Indipendentemente dal fatto che possa piacervi più il progetto leghista che quello del movimento e viceversa, è chiaro che i due hanno in testa, per il futuro, un'idea di Paese. 

Quello che sappiamo di sicuro è ciò che fuori da quella stanza si sta dicendo, da parte dei Media e di tutti i vari opinionisti che si interscambiano dalla mattina presto alla notte fonda, nel tentativo non tanto di spiegarci cosa stia accadendo, ma criticare, ancor prima che il pulcino sia nato, la capacità riproduttiva della gallina. 
La Verità è che questo non si era mai visto! 

Non si erano mai vista l'élite televisiva (ormai casta anch'essa, composta sempre dai soliti noti, che ruotano da trasmissione a trasmissione, con qualche outsider che serve per mostrare che siamo democratici, ma al quale si comprime però, spesso e volentieri ("Pubblicità!"), la possibilità di parlare), non si era mai vista così scatenata contro questa nuova compagine virtuale. Perché la compagine è ancora tutta virtuale, dobbiamo ricordarlo. Potrebbe anche andare tutto in fumo. Non lo sappiamo. 
Ma la capacità divinatoria - spero che ora si cominci a comprendere - è sempre stata la principale caratteristica di questo establishment, sempre stata l'elemento distintivo della élite che la compone e di quella che l'ha supportato. Esse hanno fatto di tutto nel corso degli anni, per convincere noi italiani (ma anche noi europei) che se non avessimo fatto ciò che loro indicavano come giusto avremmo fatto fini dall'esito più che catastrofico: prima dovevamo fare la fine dell'Argentina, poi la fine della Grecia; oppure dobbiamo fare questo altrimenti ne pagheremo le conseguenze, come ha fatto la Spagna, come ha fatto l'Irlanda; e se poi non funzionava era perché non lo avevamo fatto bene, e se era fatto bene non bastava, dovevamo farlo benissimo... 
Nella capacità divinatoria di questa classe dirigente c'è la chiave della questione, io credo. Perché il problema che adesso si pone è enorme, e oltre tutto il caso si è già posto chiaramente due volte: con la Brexit, e con Trump. L'élite previde disastri, i disastri non ci sono stati. E a quanto pare non ci saranno...
Nel nostro specifico caso, di noi italiani, quel che si sta verificando è estremamente più semplice: la realtà sta dettando la Verità, e la gente semplice la legge perfetta-mente. Questa Verità inevitabilmente smonta tutte "le narrazioni" fatte fino ad oggi; "narrazioni" sulle quali la élite ritorna, cerca di rinfrescarle come un prodotto in vendita cui si cambia il nome o la confezione per rilanciarlo sul mercato, al punto che dopo venti anni siamo tornati a sentire parlare di Argentina come nostro possibile destino. Una cosa che ha del ridicolo e che è stata prontamente smontata, guarda caso proprio dai nuovi eletti in Parlamento. Perché il loro progetto è questo: solo merce da vendere a noi che non considerano cittadini ma solo consumatori. 

Sono come stretti in una tenaglia: da un lato le profezie catastrofiste sul futuro per esempio della Gran Bretagna sono andate in fumo, dall'altro le profezie miracolistiche sulla efficacia delle "riforme" italiane indicateci per la maggior parte dall'Unione (UE)... sono giudicate dalla gente.
E lo sono incontrovertibilmente: qualcuno ha provato a fare la somma dei voti di tutte le compagini che si sono presentate alle elezioni con una connotazione anti UE indipendentemente se siano o no entrate in Parlamento, da CasaPound, passando per il centrodestra, il M5S, fino a Potere al Popolo, il Partito Comunista e ancora e ancora gli altri partiti minori? Si arriva ben oltre il 70%! (potete verificare. Ed anche sottraendo il 14% di FI, la cifra resta dannatamente alta). 

Il volere del popolo italiano, sia pure nei vari distinguo e nelle varie declinazioni, è chiarissimo.

E allora?  

E allora, la paura del radical chic che tanto si sbraccia in televisione e sui quotidiani contro il razzista, l'incompetente, la follia, le favole, le assurdità, il non s'era mai visto, ecc. è tutta qui: nel timore che la gente non si più "governavile, e che le proposte de "i barbari", come li ha definiti volgarissima-mente il Financial Times (sempre ricordandoci che Yalta ci pose sotto controllo inglese), che le proposte dei "barbari" possano funzionare. Sarebbe lo sbugiardamento totale, sarebbe la perdita della credibilità, e per molti anche della posizione di rendita che in questo sistema si sono costruiti. 

È tutto qui, non c'è altro. Il mio suggerimento è non credere, in questo momento, a quello che i Media riportano e dicono. Perché i loro interessi, in questo momento, non sono i vostri, non sono i nostri. Non voglio nemmeno dire con assoluta certezza che i nostri interessi saranno sovrapponibili a quelli del Governo che potrebbe nascere, ma di sicuro gli interessi di De Benedetti e dei suoi stipendiati non sono i miei. 
Il resto si vedrà. 
Probabilmente, arriverà un dopo, in cui cadranno molte teste, ma noi non ci siederemo in poltrona con i pop corn. Il perché è inutile che ve lo spieghi, chi lo capisce... ha capito. 

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